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Redazione Watergas.it
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Brescia, lì 13/09/2012 - Ieri si è svolta la terza giornata di lavori del XXXIII Convegno di Idraulica.
I lavori hanno riguardato problematiche di determinazione delle portate nei corsi d’acqua senza osservazioni, le colate detritiche le macchine idrauliche (centraline idro-elettriche e simili), l’infiltrazione delle piogge nel terreno e altri argomenti specialistici come la circolazione del sangue nel corpo umano, lo studio dei getti inquinanti all’interno dei laghi.
Tutte queste tematiche hanno riguardato aspetti di grande interesse generale, e che trovano riscontri nei fenomeni che si verificano annualmente anche nelle valli e nella pianura bresciana.
Riguardo al primo argomento basta pensare che, a fronte della vastità del territorio italiano il numero di corsi d’acqua dotato di misure di deflusso è estremamente scarso. Un po’ per l’incuria delle amministrazioni preposte a questo scopo (in Italia non è una novità) un po’ per l’impossibilità di effettuare misure in molti fiumi di interesse. Si pensi a tutti i corsi d’acqua alpini e appenninici che, a causa dell’enorme trasporto di massi di ogni dimensione, non consentono neanche di definire una sezione di misura: le acque talvolta scorrono nascoste sotto i sassi, talaltra producono rovinose alluvioni in cui trascinano a valle massi di dimensioni ciclopiche. Chi scrive ricorda che nell’alluvione della Valtellina e delle Orobie, che coinvolse anche l’Oglio, sono scesi a valle massi di altezza 3 metri e lunghezza 11 metri. Questi fenomeni sono semplicemente devastanti. Si capisce perciò l’importanza dello studio di questi fenomeni e delle opere destinate al loro controllo.
Riguardo all’infiltrazione delle acque nel terreno, per non tediare chi legge, diremo solo che alcuni bacini sono arrivati a livelli di urbanizzazione parossistici (il 40% e oltre del terreno coperto da case, strade e piazzali). Ciò comporta che le piogge non possono più scorrere nelle fognature, peraltro maltenute e insufficienti. Il destino di queste aree al momento è quello di subire continui danni e allagamenti. Occorre procedere a ‘deurbanizzazioni’ controllate attraverso metodi che la ricerca sta sperimentando. Anche i terreni agricoli, tra l’altro, subiscono simili effetti a causa del lavoro delle macchine che compattano i terreni e rendono sempre più difficile l’infiltrazione.
In serata in S. Barnaba c’é stato il concerto del Ghislieri Consort con musiche e arie tratti dalle Opere di Henry Purcell. La cantante (Claire Wilkinson), di grande temperamento, e l’orchestra sono stati lungamente applauditi. Fra le autorità era presente il prorettore alla Ricerca Scientifica dell’Università di Brescia, prof. Maurizio Memo.
Per ulteriori informazioni e il programma dettagliato:
www.idra2012.it