
Principali target confermati e migliorati rispetto al piano precedente, con base 2017 • Utile netto: confermata crescita di oltre il 4% medio annuo • Utile netto per azione: crescita di circa il 5,5% medio annuo (oltre il 5% nel piano precedente) • Dividendo per azione: confermata policy di crescita del 5% annuo al 2022 • Crescita media annua della RAB per i ricavi confermata a circa 2,5% nonostante un’aspettativa di minore inflazione rispetto al piano precedente, con visibilità di una successiva crescita dell’1% reale al 2030 • Ripresa del programma di buyback: lancio di una tranche da € 150 mln, nell’ambito dell’autorizzazione ricevuta dall’Assemblea lo scorso 2 aprile • Migliorata guidance su utile netto 2019 (€ 1.080 mln), portando la crescita dell’utile per azione a +32% dal 2016
L’amministratore delegato di Snam Marco Alverà presenta oggi (21 novembre 2019) nella sede della società a San Donato Milanese il piano 2019-2023, approvato ieri dal Consiglio di Amministrazione presieduto da Luca Dal Fabbro.
Efficienza e solidità
- Rilancio piano di efficienza: oltre € 65 mln di risparmi entro il 2023 (vs € 60 mln di target del piano precedente)
- Costo del debito a 1,4% in arco di piano (vs 1,8% nel piano precedente); in crescita l’impegno sulla finanza sostenibile, il cui funding è superiore a € 5 mld
- Rapporto debito adjusted/RAB incluse consociate al 53% a fine piano
Core business: aumento dell’impegno su transizione energetica e innovazione
- Investimenti complessivi 2019-2023: € 6,5 mld (+14% circa rispetto al piano precedente)
- Oltre € 1,4 mld di investimenti nel progetto SnamTec “Tomorrow’s Energy Company” (+65%), di cui € 1 mld regolati:
- € 700 mln sulla sostenibilità ambientale del core business, inclusa l’elettrificazione di centrali di spinta e stoccaggio
- € 350 mln in iniziative per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione degli asset
- € 400 mln in nuove linee di business green per accelerarne lo sviluppo (raddoppiando i € 200 mln del piano precedente)
- Idrogeno: creazione di una nuova business unit; nuovo blending test al 10% entro fine anno
- Rafforzato il programma di sostituzione di infrastrutture: +€ 400 mln
- Partecipate internazionali: atteso cash return medio annuale sull’investimento iniziale superiore al 10% (dall’acquisizione al termine del piano)
ESG e riduzione delle emissioni
- Fattori ESG pienamente integrati nella strategia dell’azienda
- Nuovi target di riduzione delle emissioni di metano (-40% al 2025) e di riduzione delle emissioni di CO2 equivalenti “Scope 1” e “Scope 2” (-40% al 2030), con base 2016
- Supporto a ForestaMI, progetto di riforestazione urbana del Comune di Milano
“Con il nuovo piano al 2023 – commenta l’amministratore delegato di Snam Marco Alverà – rafforziamo il ruolo di Snam nella transizione energetica e proseguiamo il percorso di crescita e di remunerazione degli azionisti facendo leva sui risultati raggiunti in questi anni, sulla maggiore efficienza operativa e sulla riduzione degli oneri finanziari, sulla totale integrazione dei fattori ambientali, sociali e di governance nella gestione dell’azienda e su uno scenario di mercato nel quale le nostre infrastrutture hanno un ruolo sempre più centrale per la decarbonizzazione.
Abbiamo voluto destinare maggiori risorse all’innovazione e all’accelerazione dei nuovi business green del progetto SnamTec, pari a oltre il 20% del totale degli investimenti al 2023, per accrescere la presenza di Snam nel settore del biometano, confermare l’impegno nella mobilità sostenibile e nell’efficienza energetica ed essere tra i pionieri nell’utilizzo dell’idrogeno come vettore energetico pulito del futuro. Siamo convinti che l’idrogeno prodotto da fonti rinnovabili darà un contributo determinante al raggiungimento degli obiettivi climatici e che l’Europa e l’Italia potranno essere leader nello sviluppo della tecnologia. Entro fine anno raddoppieremo la nostra sperimentazione nella rete di trasmissione, portando la miscela di idrogeno al 10%.
Contestualmente, aumentiamo gli investimenti nel core business con l’obiettivo di accrescere sempre più la qualità del servizio e rendere le nostre infrastrutture più moderne, sicure e sostenibili, riducendo in modo significativo le emissioni delle nostre attività e contribuendo allo sviluppo economico e sociale dei territori nei quali operiamo”.