SNAM: UTILE NETTO IN CRESCITA A 325 MILIONI DI EURO (+3,8%) NEL PRIMO TRIMESTRE 2022

12 mag 2022
Il Consiglio di Amministrazione di Snam, riunitosi ieri sotto la presidenza di Monica de Virgiliis, ha approvato i risultati consolidati del primo trimestre 2022 (non sottoposti a revisione contabile).

Ricavi totali: 808 milioni di euro[1] (+14,8% rispetto al primo trimestre 2021, per effetto della crescita dei business regolati e dei business della transizione energetica);

  • Margine operativo lordo (EBITDA): 588 milioni di euro (+5,2% rispetto al primo trimestre 2021);
  • Utile netto adjusted di gruppo[2]: 325 milioni di euro (+3,8% rispetto al primo trimestre 2021, per effetto della positiva performance operativa e della crescita del contributo delle società partecipate);
  • Investimenti tecnici: 223 milioni di euro (231 milioni di euro nel primo trimestre 2021);
  • ndebitamento finanziario netto: 12.620 milioni di euro (14.021 milioni di euro al 31 dicembre 2021), in riduzione principalmente per la temporanea variazione del capitale circolante connessa all’attività di bilanciamento. 

Il Consiglio di Amministrazione di Snam, riunitosi ieri sotto la presidenza di Monica de Virgiliis, ha approvato i risultati consolidati del primo trimestre 2022 (non sottoposti a revisione contabile).

Stefano Venier, Amministratore Delegato di Snam, ha commentato:

“I risultati del primo trimestre mostrano la solidità del core business di Snam, la positiva performance operativa e il maggiore contributo delle società partecipate, elementi che hanno consentito di compensare gli effetti derivanti dalle disposizioni del nuovo periodo regolatorio in tema di remunerazione del capitale per le attività caratteristiche.

La nostra infrastruttura di trasporto, stoccaggio e rigassificazione inoltre conferma la propria centralità nel complesso contesto geopolitico attuale. Per questo siamo anche al lavoro per intraprendere le iniziative necessarie per contribuire alla sicurezza e per consentire la diversificazione degli approvvigionamenti in Italia e nei territori nei quali operiamo, restando nel contempo impegnati ad abilitare la transizione energetica e a raggiungere i nostri obiettivi di neutralità carbonica, nell’interesse di tutti i nostri stakeholder”.

 

[1]Al netto dei corrispettivi a copertura degli “energy costs” (costi del gas necessario al funzionamento della rete).

[2]Escluse le interessenze di terzi.