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Redazione Watergas.it
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Sorgerà nell’area dell’ex miniera di S. Barbara, su una superficie di 30 ettari (equivalenti, più o meno, a 30 campi di calcio), di cui 21 destinati ad un impianto di generazione di energia elettrica: è già attivo il cantiere, visionato stamani dai soci, per la costruzione del parco fotovoltaico da 10 Megawatt di Cavriglia (AR), voluto dal Comune e appaltato all’associazione temporanea di imprese, composta da CCC – Consorzio cooperative costruzioni, CTC – Consorzio toscano cooperative, Estra spa, che nel novembre dello scorso anno si è aggiudicata il bando di gara. Spiega il vice sindaco di Cavriglia Marco Roschi: «Un intervento in project, inserito nel contesto di un piano di recupero di una vasta zona mineraria, di proprietà del Comune di Cavriglia».
Coop Cellini Prato, indicata quale socio esecutore da CCC e CTC, è capofila dei lavori dell’impianto di generazione di energia elettrica, alimentato unicamente da fonte solare, che svilupperà una produzione annua di 12.609 MWH e una potenza complessiva di 9.969,90 kWp, ottenuta dall’impiego di 41.450 moduli fotovoltaici in silicio cristallino, di 240 Wp ciascuno. Il costo complessivo dell’operazione è di 27.480.200 €. La centrale, gestita nei prossimi 20 anni da un raggruppamento, di cui Estra srl detiene il 40% e Coop Cellini Prato il 30%, fornirà elettricità a circa 3300 abitazioni e servirà 11/12 mila persone, con minori emissioni di anidride carbonica nell’ordine di 7.565.730,05 kg. «Coop Cellini – afferma il presidente Stefano Ciacci – è capofila delle imprese che realizzano l’intervento e partecipa all’investimento, completamente privato. Contiamo di completare l’installazione dei moduli, per i quali impiegheremo circa 190 km di cavo, entro la fine di ottobre, per entrare in produzione a novembre/dicembre».
«Un’operazione – chiosa il presidente di Estra Paolo Brandi – che per caratteristiche e dimensioni si inserisce nella programmazione regionale, e nazionale, di produzione di energia da fonti rinnovabili. L’impianto è costruito su un’area sottratta al degrado, senza utilizzare nuovo suolo agricolo, in sintonia con gli orientamenti espressi dalla Regione Toscana».
Il progetto del parco fotovoltaico, studiato per il recupero e la valorizzazione paesaggistica dell’ex miniera di S. Barbara, con una perfetta integrazione alla morfologia dei luoghi, per conservare un gradevole effetto visivo, contempla anche l’esecuzione di un anello ciclistico, mentre già si pensa ad organizzare visite didattiche per le scuole, quale punto di riferimento educativo sull’uso ed i vantaggi delle fonti energetiche rinnovabili. L’energia prodotta verrà venduta sul mercato e al Comune spetterà un canone di concessione annuale, ma la cosa più interessante per i cittadini residenti è che almeno l’equivalente di 500 kWp (circa il 5%), dovrà essere riservato ad “azionariato popolare”, un modo per coinvolgere fattivamente la popolazione nella sostenibilità ambientale del paese.
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