STATO DELLA DEPURAZIONE IN ITALIA

17 gen 2017
L'AUDIZIONE DEL MINISTRO GIAN LUCA GALLETTI IN COMMISSIONE BILANCIO ALLA CAMERA. L’Italia è soggetta a tre procedure di infrazione relative alla violazione della disciplina europea in materia di acque reflue urbane: Procedura di infrazione 2004/2034 - Cattiva applicazione della direttiva 91/271/CEE nelle Aree Normali con più di 15.000 abitanti. La sentenza di condanna della Corte di Giustizia Uedel 19 luglio 2012 (causa C-565/10); Procedura di infrazione 2009/2034 – Cattiva applicazione della direttiva 91/271/CEE nelle Aree Sensibili con più di 10.000 abitanti. La sentenza di condanna della Corte di Giustizia Uedel 10 aprile 2014 (causa C-85/13); Procedura di infrazione 2014/2059 – Cattiva applicazione della direttiva 91/271/CEE in un numero consistente di agglomerati (878) con più di 2000 abitanti collocati sia in aree “normali” che in aree “sensibili”. Allo stato la procedura è in fase di Parere motivato.

Nonostante gli sforzi posti in essere da tempo e i risultati ottenuti negli ultimi anni nel settore idrico, il ritardo nell’adeguamento del settore fognario-depurativo che ancora oggi caratterizza alcune aree del nostro Paese, specialmente nel Mezzogiorno, ha determinato l’avvio, da parte della Commissione Europea, di procedure d’infrazione.

 

Scaricate il pdf in download per saperne di più.