Il Cluster tecnologico lombardo per l’energia e l’ambiente LE2C, nella giornata di ieri 25 gennaio, in una sala gremita di partecipanti, ha messo attorno alla stesso tavolo, presso l’Auditorium dell’Acquario Civico, una pluralità di soggetti del territorio – tra i quali Comune di Milano, Regione Lombardia, Politecnico di Milano, CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche con Imprese e Progettisti - per discutere di un tema cruciale per la sostenibilità ambientale e climatica delle aree urbane: l’espansione delle infrastrutture verdi nelle costruzioni.
“Questo incontro è stato fortemente voluto da LE2C” - afferma Luca Donelli, presidente del Cluster e imprenditore del settore manifatturiero- “in quanto la missione del Cluster è di favorire lo sviluppo sostenibile del sistema industriale lombardo, promuovendo l’interazione tra industria e mondo della ricerca”. “In quest’ottica” - sottolinea Donelli – “la sinergia tra imprenditori del settore energetico e delle costruzioni e ricercatori ricopre un ruolo di primo piano nello sviluppo di soluzioni e tecnologie innovative per la sostenibilità ambientale”. “Altrettanto importante” – aggiunge il presidente del Cluster LE2C – “è l’interazione di questi due mondi con le amministrazioni territoriali e locali, in quanto azioni di cambiamento per la sostenibilità ambientale urbana, necessitano di scelte normative adeguate, di stimoli e di pratiche esemplari, partendo da strutture e infrastrutture pubbliche”. “Tenere l’incontro a Milano e aver chiesto la collaborazione e ottenuto il patrocinio del Comune di Milano è stata per noi una scelta precisa, per gli sforzi e le pratiche innovative in atto nel settore della sostenibilità ambientale urbana e per il ruolo di traino e di esemplarità che la Città di Milano indubbiamente svolge nel contesto territoriale più allargato, di cui noi ci occupiamo”.
“In effetti, sono molte le iniziative messe in atto dal Comune di Milano in questi anni” dichiara Stefano Casagrande intervenuto all’incontro portando i saluti dell’Assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran. “Nello specifico del settore urbanistico, ci siamo dotati di strumenti innovativi di rilevazione degli effetti dei cambiamenti climatici, uno di questi tratta per l’appunto dello studio sui tetti verdi esistenti e sulle potenzialità future”. “Investire sui tetti verdi a Milano, come abbiamo illustrato oggi nel dare conto di alcuni degli interventi in atto, significa benefici multipli per tutti, per i proprietari degli edifici, per i residenti, per la città”.
Norme per favorire la sostenibilità ambientale nelle aree urbane sono già in corso da almeno un decennio, dalle direttive europee alle leggi nazionali e regionali che hanno ad esempio indirizzato il mercato dell’edilizia verso una stringente efficienza energetica. A questo importante elemento, forse il più noto e applicato, si aggiungono gli aspetti collegati con il cosiddetto principio della “invarianza idraulica e idrologica per gli interventi edilizi”. “Il recente Regolamento emanato da Regione Lombardia lo scorso novembre” come hanno spiegato Sara Elefanti della Direzione Generale Territorio e Marco Parini della Direzione Generale Ambiente “fissa per l’appunto i termini e gli interventi necessari per dimostrare il rispetto del principio di invarianza idraulica ed idrologica, incentivando l’attuazione di sistemi di controllo e gestione anche con coperture a verde”. Poiché “in ambito urbano, il verde, le superfici vegetali, sono uno strumento importante per contribuire alla gestione delle acque pluviali: favoriscono l’evapotraspirazione e l’infiltrazione, altrimenti limitate a causa della cementificazione, riducono i volumi d’acqua scaricati, contribuiscono al controllo degli inquinanti, rallentano e riducono lo scorrimento delle acque in superficie”.
L’incontro è proseguito con interventi più tecnici e scientifici da parte di esperti del Politecnico di Milano che hanno messo in luce gli aspetti tecnologici insiti nella progettazione delle coperture a verde, mentre ricercatori del CNR hanno portato una riflessione su un aspetto ancora poco approfondito che riguarda la qualità delle acque di scarico rilasciate dai tetti verdi.
La presentazione di esperienze in atto da parecchi anni in Alto Adige, a cura di Paolo Abram del Comune di Bolzano, hanno dato modo di insistere sulle ricadute che l’installazione dei tetti verdi e la propagazione delle superfici vegetali in ambito urbano hanno avuto e stanno generando sul territorio e sul mercato.
Di prospettive e opportunità per la filiera tecnologica e produttiva collegata con la progettazione, produzione, installazione, gestione, manutenzione e sviluppo dei tetti verdi se ne è parlato nella Tavola Rotonda a conclusione della mattinata con esperti scelti tra aziende, mondo della ricerca e tecnici della progettazione architettonica e paesaggistica e ingegneria idraulica.
Sono disponibili sul nostro sito internet i materiali e le presentazioni del convegno di oggi, al seguente link.
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Chi siamo
Lombardy Energy Cleantech Cluster (LE2C) rappresenta il sistema produttivo lombardo per l'energia e l'ambiente. Nasce nel 2009 su iniziativa di 8 imprese e diventa associazione riconosciuta da Regione Lombardia nel 2014. Oggi, LE2C è una realtà affermata quale Cluster Tecnologico Lombardo per l’energia e l’ambiente a supporto della crescita, innovazione e competitività regionale. Un “laboratorio esteso” in cui poter sviluppare progetti di ricerca, innovazione e business, grazie alla presenza di un centinaio tra piccole, medie e grandi imprese, 15 associazioni imprenditoriali ed enti no profit, 9 tra università e centri di ricerca, 5 enti di pubblica amministrazione, 4 istituti bancari e organi di stampa di settore.
Cosa facciamo
LE2C opera su quattro Aree di Competenza:
- Smart Energy Systems
- Sustainable Manufacturing
- Green Building
- Water Energy Nexus
La missione di Lombardy Energy Cleantech Cluster è promuovere sinergie tra il mondo dell’impresa e quello della ricerca al fine di incrementare la competitività dei suoi associati.
Nel 2011, LE2C ha ottenuto l’attestazione di qualità Bronze Label dall’ESCA, mentre nel 2015 è stato il primo cluster italiano ad ottenere la Gold Label a certificare l’eccellenza del lavoro svolto.
LE2C è parte di diversi network internazionali, come Vanguard Initiative, una rete di regioni europee che lavorano insieme sulle tematiche della S3 (www.s3vanguardinitiative.eu). Il Cluster LE2C è coinvolto nei gruppi pilota Bio-economia e Produzione Energetica negli ambienti difficili. All’interno di quest’ultimo ha avviato nel 2017 il progetto europeo NeSSIE (North Sea Solution for Innovation in Corrosion for Energy) su tecnologie anticorrosive per gli impieghi nella produzione di energia da fonti rinnovabili.