Una vasca di accumulo 2.0 ad Abbiategrasso contro il rischio di allagamenti: la soluzione di Comune e Gruppo CAP per i disagi di via Pellico

13 apr 2017
L’opera costerà 4 milioni e mezzo e sarà conclusa entro il 2019

Individuata la soluzione per evitare il rischio di allagamenti e per risolvere i disagi dei residenti di via Pellico: il Comune di Abbiategrasso e Gruppo CAP hanno messo a punto il progetto preliminare per la realizzazione di una vasca di accumulo per acque miste, che contribuirà a migliorare radicalmente il funzionamento del sistema fognario cittadino. Un investimento da 4 milioni e mezzo di euro che permetterà di tutelare il centro abitato di Abbiategrasso e di rispondere a una sfida ambientale: quella di gestire le cosiddette “bombe d’acqua”, eventi metereologici estremi la cui frequenza si è intensificata a causa dei cambiamenti climatici.

La vasca di accumulo sarà completamente interrata e coperta, ed è stata progettata applicando le soluzioni più innovative per mitigarne al massimo l’impatto ambientale. Si riempirà in caso di piogge abbondanti per poi convogliare l’acqua nei giorni successivi al collettore, e da qui al depuratore di Cascina Fontana, dove le acque reflue vengono correttamente trattate e ripulite prima di essere restituite ai corsi d’acqua.

I lavori dureranno circa un anno e mezzo: l’avvio è previsto nel 2018 in modo da ultimare l’intervento nel 2019. Sull’ipotesi progettuale è in corso un dialogo con tutti i soggetti coinvolti per definire i dettagli operativi.

“Individuare e attuare soluzioni per gestire le “bombe d’acqua” e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici è una delle sfide a cui sono chiamate a rispondere le nostre città – spiega Alessandro Russo, presidente di Gruppo CAP, l’azienda idrica a capitale interamente pubblico partecipata anche dal Comune di Abbiategrasso -. Più in generale, negli ultimi anni la nostra azienda si è data un obiettivo: quello di studiare insieme a tutti i soggetti coinvolti le migliori soluzioni per garantire che la pianificazione urbanistica tenga conto degli aspetti legati alla gestione sostenibile dell’acqua”.

“Abbiamo lavorato per dare una risposta concreta ad un problema che viene da lontano – così dichiara l’assessore alle Opere Pubbliche Emanuele Granziero -, con la presentazione odierna di un progetto che partirà nel 2018 grazie a un investimento di 4 milioni e mezzo di euro. Questo è stato reso possibile grazie alla sinergia tra Amministrazione Comunale, Città Metropolitana di Milano e Gruppo CAP”.

 

 

Gruppo CAP

Il Gruppo CAP è l’azienda a capitale interamente pubblico che gestisce il servizio idrico integrato sul territorio della Città Metropolitana di Milano e in diversi altri comuni delle province di Monza e Brianza, Pavia, Varese, Como secondo il modello in house providing, cioè garantendo il controllo pubblico degli enti soci nel rispetto dei principi di trasparenza, responsabilità e partecipazione. Attraverso un know how ultradecennale e le competenze del proprio personale coniuga la natura pubblica della risorsa idrica e della sua gestione con un’organizzazione manageriale del servizio idrico in grado di realizzare investimenti sul territorio e di accrescere la conoscenza attraverso strumenti informatici. Gestore unico della Città metropolitana di Milano per dimensione e patrimonio il Gruppo CAP si pone tra le più importanti monoutility nel panorama nazionale. Nel 2017 si è aggiudicato il premio assoluto Top Utility come migliore Utility italiana.