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Redazione Watergas.it
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Milano, 18 febbraio 2010 – In base allo studio annuale di Agici Finanza d’Impresa e Accenture, supportato da interviste a 25 tra le principali utilities internazionali e locali a livello europeo, il mercato delle imprese di pubblica utilità, tradizionalmente statico e consolidato, si confronta oggi con un contesto più competitivo. Questo, principalmente a causa di tre fattori:
- Nuove tecnologie come le reti intelligenti (smart grid) e la generazione distribuita stanno gradualmente modificando il tradizionale paradigma di produzione e consumo.
- Gli obiettivi stabiliti a Kyoto e il pacchetto europeo 20-20-20 favoriscono maggiori inve-stimenti per l’efficientamento energetico.
- I consumatori - come dimostra una recente ricerca Accenture “The Road to recovery” sono più propensi a cambiare il proprio fornitore: leva del prezzo, soddisfazione per i servizi erogati e attitudine delle aziende alla tutela dell’ambiente diventano variabili mol-to importanti nella scelta del consumatore, aspetti che le utilities non possono in alcun modo trascurare.
Secondo l’Osservatorio Agici – Accenture, le utilities, per affrontare con successo le citate sfi-de, dovrebbero ripensare la propria offerta passando da semplici erogatori di gas ed elettricità a fornitori di servizi aggiuntivi quali: miglioramento dell’efficienza energetica, sviluppo della generazione distribuita, promozione dei distretti e della mobilità sostenibile; o attivando logiche innovative nella vendita, anche attraverso le modulazioni tariffarie.
Dalla ricerca emerge che oltre il 60% del campione analizzato pensa di estendere la propria offerta a nuovi servizi/prodotti aggiuntivi. Il motivo principale di questa scelta sembra risiedere nella customer satisfaction e nell’obiettivo di mantenere i propri clienti (81%), seguita dall’acquisizione di nuovi segmenti di mercato (62%).
Emerge inoltre che il mercato europeo per lo sviluppo delle tecnologie di generazione distribui-ta quali il solare fotovoltaico e mini CHP (combined heat and power) non è ancora adeguata-mente sfruttato. Secondo le stime Agici - Accenture il mercato potenziale in Europa, in questo settore, è di oltre 300.000 MW, di cui neanche il 5% sfruttati. E’ un mercato che può generare ricavi per oltre 900 miliardi di € al 2020: oltre 500 miliardi di € per il comparto residenziale e cir-ca 450 miliardi di € per il commercio e la pubblica amministrazione.
Anche il solare termico resta un’opportunità che le utilities devono saper maggiormente sfruttare: solo il 24% delle aziende infatti è in grado di proporre un’offerta concreta per un mercato europeo che al 2020 potrebbe generare ricavi per oltre 190 miliardi di €.
E dalla mobilità - che sta vivendo una fase cruciale in tutta Europa – possono scaturire nuove frontiere di business, come nel settore delle macchine elettriche: secondo le stime di Frost & Sullivan, entro il 2015 lo sviluppo delle tecnologie potrebbe interessare un mercato di oltre 3 milioni e mezzo di clienti. Un settore che proprio in Italia – rappresenta il 38% del mercato complessivo europeo, seguita dalla Spagna con il 27% - potrebbe avere una espansione vin-cente.
“Dai risultati dello studio emerge un contesto competitivo molto sfidante per le utilities sia dal punto di vista tecnologico sia normativo ed ambientale” - afferma Claudio Arcudi, Managing Partner di Accenture Responsabile del settore Utilities Italia. “La riformulazione e l’estensione dell’offering è senz’altro una strategia efficace per far fronte a queste sfide: occorre che le utili-ties si facciano promotrici dello sviluppo degli energy management services e delle smart grids. In caso contrario, rischiano di essere esclusi dallo sviluppo di questi business – che verrebbero sviluppati da altri - e di creare una dannosa disintermediazione tra l’utility ed il cliente finale”.
“Per i nuovi servizi che le utilities potrebbero offrire con successo sfruttando la storica fiducia e prossimità ai clienti” - afferma il Prof. Andrea Gilardoni presidente di AGICI Finanza d’Impresa e docente dell’Università Bocconi- “la parte del leone è giocata dai sistemi innovativi di generazione distribuita: nel mercato europeo del solare fotovoltaico le utilities hanno le carte in regola per assumere un ruolo rilevante. Anche solare termico, pompe di calore e mini CHP saranno destinati a giocare una parte importante nel nuovo modello energetico. Inoltre, nel lungo periodo - continua Andrea Gilardoni – le utilities potrebbero diventare promotrici dei distretti ecosostenibili, offrendo alle pubbliche amministrazioni servizi integrati nei settori energetici, ambientali nonché nella mobilità sostenibile.”
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Agici Finanza d’Impresa
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Accenture
Accenture è un’azienda globale di consulenza direzionale, servizi tecnologici e outsourcing. Combinando un’esperienza unica, competenze in tutti i settori di mercato e nelle funzioni di business, con un’ampia attività di ricerca sulle aziende di maggior successo al mondo, Accenture collabora con i suoi clienti, aziende e pubbliche amministrazioni, per aiutarli a raggiungere performance d’eccellenza. Accenture conta oltre 176 mila professionisti che servono clienti in oltre 120 paesi. A livello globale, i ricavi netti per l’anno fiscale conclusosi il 31 agosto 2009 ammontano a 21,58 miliardi di dollari.
In Italia è presente con 9.200 persone e nell’anno fiscale conclusosi il 31 agosto 2009 ha registrato ricavi netti per 1,01 miliardi di euro.
www.accenture.com – www.accenture.it
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