VERITAS: APPROVATO IL BILANCIO 2018

26 giu 2019
Ricavi 348 milioni di euro, margine operativo 20 milioni. Investimenti per 21 milioni di euro nel servizio idrico, 12 nel settore ambientale, 12 per attività di gruppo e rinnovo attrezzature e 3 nei servizi informativi.
 

L’assemblea dei soci di Veritas ha approvato oggi il bilancio sociale 2018, come previsto dalle scadenze statutarie.

Il bilancio è positivo: i ricavi ammontano a 348 milioni di euro e risultano in crescita per effetto della fusione con Alisea, società attiva nel servizio di igiene urbana nei Comuni di Ceggia, Eraclea, Fossalta di Piave, Jesolo Musile di Piave, Noventa di Piave e Torre di Mosto. Le operazioni di integrazione con Alisea, iniziate 5 anni fa con il passaggio della maggioranza azionaria, erano state precedute dalla fusione con la società Asi, gestore del servizio idrico integrato negli stessi territori e in quello di San Donà di Piave.

La razionalizzazione delle partecipazioni societarie dei Comuni della Città metropolitana di Venezia nel settore dei servizi essenziali risulta quindi quasi conclusa: in totale, in 10 anni, è stata effettuata una trentina di operazioni straordinarie. Questo, insieme alla riorganizzazione e allo sviluppo dei servizi, ha consentito a Veritas di contare, al 31 dicembre 2018, su 2.702 dipendenti diretti. Le razionalizzazioni non hanno mai prodotto esuberi di personale, grazie all’attenta politica di dislocazione delle risorse e di riconversione.

Alle società industriali del gruppo (Ecoprogetto, Eco-ricicli e Asvo) si è aggiunta - da luglio 2018 - anche la controllata Depuracque di Salzano (VE), già partecipata dal 2013, attiva nel settore del trattamento dei rifiuti liquidi e specializzata nelle tecnologie per il trattamento degli inquinanti emergenti, come i Pfas.

La posizione finanziaria di Veritas è in linea con le previsioni e nel 2018 ha consentito investimenti per 21 milioni di euro nel servizio idrico, 12 nel settore ambientale, 12 per attività di gruppo e rinnovo attrezzature e 3 nei servizi informativi.

Nel 2018, il margine operativo di Veritas è risultato di oltre 20 milioni di euro, stabile negli ultimi tre anni. Veritas opera quasi esclusivamente per i Comuni soci, (l’intera Città metropolitana di Venezia e 7 della Provincia di Treviso) all'interno dei Bacini Venezia Ambiente (igiene ambientale) e Laguna di Venezia (servizio idrico integrato).

Per i due servizi pubblici essenziali (igiene ambientale e idrico integrato) Veritas opera secondo il modello in house ed è anche ente di interesse pubblico in quanto, dal 2014, emittente obbligazioni quotate sui mercati regolamentati.

“È stato un anno intenso – commenta il presidente di Veritas, Vladimiro Agostini - così come lo saranno quelli futuri, soprattutto perché abbiamo iniziato a percorrere un nuovo cammino che nel giro di pochi anni ci porterà verso l’autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti. Una decisione lungimirante, che permetterà di mettere il nostro territorio al riparo da eventuali problemi legati allo smaltimento del Css prodotto a Fusina. Non inferiori sono stati gli sforzi di Veritas - anche economici - per far progredire e migliorare il servizio idrico integrato, anche per stare al passo nella ricerca degli inquinanti emergenti, tenendo sempre ben presenti le esigenze dei cittadini e del territorio”.

“Questo che abbiamo votato oggi è un bilancio importante – dice Maria Rosa Pavanello, Sindaca di Mirano e presidente del Comitato per il controllo analogo - perché è il primo dopo la fusione per incorporazione di Alisea. E’ un bilancio positivo, che dimostra l’attenzione di Veritas per il territorio che noi Sindaci rappresentiamo e lo sforzo che l’azienda sta facendo per stare al passo con i tempi, ammodernando reti e servizi. Ci preoccupano le difficoltà quotidianamente riscontrate per valorizzare i materiali differenziati, purtroppo in linea con il trend nazionale e internazionale, ma siamo invece soddisfatti per il progetto legato alla valorizzazione del Css, attualmente sotto procedura Via da parte della Regione. Un’operazione che consentirà al nostro territorio di rispondere in maniera efficace alla graduale riduzione di utilizzo di Css da parte dell’Enel nella centrale Palladio, tenendo indenne il nostro territorio da emergenze che altri invece patiscono”.

“Siamo soddisfatti per il buon risultato fatto registrare nel bilancio di Veritas – dice Michele Zuin, assessore alle Partecipate del Comune di Venezia, il maggior azionista della società - con ricavi e margine operativo stabili. E’ il primo bilancio con una dimensione metropolitana completa, frutto dell’ormai acquisita integrazione con Alisea, e credo che i risultati si vedano sia a livello di servizi che industriale, pur con una congiuntura - soprattutto legata al mondo dei rifiuti - non particolarmente favorevole. Grazie a tutte le donne e gli uomini di Veritas, al Consiglio di amministrazione, al Collegio sindacale e ai dirigenti della società che si sono impegnati e si impegnano ogni giorno per fare al meglio il proprio lavoro”.

Il bilancio consolidato 2018 dell’intero Gruppo Veritas assomma invece a 393 milioni di ricavi e aggiunge 461 dipendenti diretti, raggiungendo così un totale di 3.184 persone impiegate nel 2018. Il 70% di questi sono operai e tecnici, operativi in oltre 30 sedi distribuite lungo i 140 km della costa veneziana.

Veritas adotta per il personale innovative politiche d’incentivazione - non strettamente monetarie - per incrementare il benessere organizzativo, prevenire infortuni e assenteismi e bilanciare i tempi del lavoro con quelli della propria vita. Part-time, telelavoro, smart-working (+25% rispetto al 2017), flessibilità di orario e mansioni e altre forme di sostegno quali il prolungamento del periodo di congedo per gravi malattie e nuove modalità operative per ridurre gli orari di lavoro gravoso degli over 58 (34 nel 2018), coniugano iniziative di carattere nazionale e aziendale.

Per declinare l’incremento della longevità e il posticipo dell’età pensionabile all’ambito dei servizi pubblici, in cui una parte importante di lavoratori svolge mansioni definite faticose dal legislatore, dal 2016 Veritas ha sviluppato un programma di formazione continua su ergonomia, postura e alimentazione, oggi esteso a tutto il personale e principalmente a quello operativo, con una conseguente riduzione sia del numero che del rischio infortuni.

I contratti di servizio con i Comuni e le tariffe del servizio idrico integrato restano stabili e non si registrano aumenti, se non legati all’indice Istat o in presenza di nuovi investimenti o variazioni di perimetro.

Continua il processo di miglioramento delle performance del servizio idrico (1.860 km quadrati, 36 Comuni e 800.000 abitanti serviti), secondo la policy ambientale societaria e in linea con le delibere dell’Autorità nazionale di regolazione (Arera). In particolare, nel 2018 Arera ha stabilito per ogni gestore l’avvio del monitoraggio e misura delle prestazioni tecnico/organizzative, con l’assegnazione di obiettivi di miglioramento continuo.

Gli indicatori sui quali l’Autorità misura il gestore sono gli stessi su cui Veritas investe da anni: garanzia della qualità dell’acqua erogata, continuità del servizio idrico, riduzione delle perdite, adeguatezza del sistema fognario e di depurazione, con particolare attenzione alla qualità dei flussi restituiti all’ambiente.

Nel 2018, oltre agli interventi di ammodernamento delle reti e degli impianti dell’acquedotto, sono state aumentate le interconnessioni tra sistemi di produzione e distribuzione originariamente separati, con notevole incremento dei livelli di sicurezza del servizio. Nella fognatura e depurazione, invece, sono state utilizzate nuove strategie e sperimentazioni per l’abbattimento anche degli inquinanti emergenti e per ridurre al minimo gli impatti ambientali derivanti dalla gestione dei fanghi da depurazione.

Risultano invece in sofferenza – a causa dell'andamento economico nazionale e internazionale - la valorizzazione dei materiali differenziati e il trattamento del rifiuto secco, che sopporta costi maggiori nonostante il recupero energetico del Combustibile solido secondario (Css), in co-combustione con il carbone. Il Css, prodotto a Fusina dalla controllata Ecoprogetto, deriva dal trattamento del rifiuto secco che Veritas raccoglie nel territorio metropolitano, ma non trova sufficiente sbocco nella vicina centrale termoelettrica dell’Enel Andrea Palladio, che sta riducendo il suo contributo alla produzione elettrica italiana principalmente a causa delle nuove politiche di decarboning.

Per questa ragione, è stata presentata alle autorità competenti una proposta di aggiornamento tecnologico del Polo integrato di Ecoprogetto, volta all'autosufficienza nel trattamento dei rifiuti e all'autoproduzione dei consumi elettrici, in esecuzione del piano industriale di Veritas varato circa due anni fa.

Veritas gestisce inoltre i 16 cimiteri del Comune di Venezia, 6 di quello di Mirano, 2 di Spinea, di Martellago e Maerne e i 2 crematori di Marghera e Spinea.

 

Fonte: www.utilitalia.it