I lavori dureranno fino a metà gennaio 2026, quando è previsto l'arrivo della torre di perforazione e l'inizio della realizzazione del pozzo stesso, che verrà utilizzato per il riscaldamento di tutti gli edifici dell'area dell'ex caserma.
Il nuovo sistema integra moduli per bilancio di massa e sostenibilità, logistica, business e KPI, affiancati da un servizio bioinformatico completo di assistenza tecnica, analisi e supporto operativo ed economico-finanziario.
Fra gli obiettivi del bando, la riqualificazione delle acque, anche quelle sotterranee, e la prevenzione dell’inquinamento chimico. Erogati dal 2018 circa 19 mln, con il finanziamento di 87 progetti.
La sperimentazione consiste in un blocco di calcestruzzo arricchito con fibre e sali solari per aumentare la capacità energetica. Utilizza materiali di scarto industriale e include un tubo in acciaio inox che, attraversato da corrente elettrica, si riscalda generando calore.
Le installazioni di 250 MW saranno costruite nel polo di Orzinuovi (Brescia), con l'obiettivo di contribuire alla decarbonizzazione attraverso efficienza energetica, integrazione con le rinnovabili e uso di biometano.