
Settima puntata della Rubrica "L'ultimo tassello del Biometano: il mercato". A cura di Tomas Carini, esperto Biomethane Purchase Agreement (BPA).
Il GSE ha pubblicato le tanto attese Regole Applicative sul biometano. La materia è complessa: di cosa si tratta e perché è così importante? Facciamo qualche passo indietro partendo dal terzo Decreto sul biometano (il DM22), cioè il n. 340 del 15 settembre 2022 del Ministero della Transizione Ecologica (MITE). Successivamente il nome cambia in Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) che, il 14 luglio 2023, traccia la strada delle Garanzie di Origine con il DM n. 224 (il DMGO), mentre il 3 novembre dello stesso anno il GSE ne pubblica le Regole applicative (le Regole applicative DMGO).
Il 14 luglio 2024 entra in vigore il Decreto Legislativo n. 63 del 15 maggio 2024 ("DL Agricoltura"). Particolarmente importante l'articolo 5-bis comma 2, che definisce l'aiuto alle industrie italiane "hard-to-abate" (HtA) nel processo di decarbonizzazione, in relazione all'Emissione Trading System (ETS) e al pagamento delle European Allowances (EUA), cioè la cosiddetta "tassa sulla CO2". Tema centrale è il cosiddetto "autoconsumo", che come conseguenza ha la possibilità di porre a 0 il valore delle Garanzie di Origine (GO) e, appunto, di scontare il prezzo delle EUA. In sintesi: acquistando biometano gli industriali HtA italiani hanno la possibilità di ottenere 2 vantaggi, cioè di decarbonizzarsi e di risparmiare sull'acquisto del gas naturale.
La conferma: "La presente versione delle Regole Applicative recepisce quanto disposto dall'articolo 5-bis del decreto-legge 15 maggio 2024, n. 63". Il punto 1.1.2. recita: "Per biometano autoconsumato è da intendersi il consumo diretto di biometano effettuato nell'ambito del medesimo sito di produzione da parte di un cliente finale anche per il tramite di un produttore terzo ovvero, per i clienti finali negli usi difficili da decarbonizzare, in altro sito purché il produttore sia soggetto alle istruzioni del cliente medesimo sulla base di un accordo di compravendita del biometano prodotto che preveda un prezzo medio mensile nullo delle garanzie d'origine e che consenta un beneficio analogo a quello che deriverebbe dall'applicazione delle predette disposizioni relative al regime di autoconsumo in sito".
Finalmente sembra presentarsi la piena attuazione del DM22, avviando di fatto il mercato del biometano italiano non esportabile con i cosiddetti "Biomethane Purchase Agreement (BPA)".
I cardini:
- si considerano esclusivamente i produttori agricoli in Tariffa Premio;
- l'accordo di compravendita di biometano per autoconsumo prevede che il produttore è soggetto alle istruzioni del consumatore in relazione alle condizioni e tempistiche della fornitura di biometano (vedi sotto);
- le GO sono automaticamente annullate, tranne nel caso di intermediari, come previsto dall'art. 11, comma 5, lettera b), del Decreto GO;
- il cosiddetto "autoconsumo", riguardante finora solo il produttore, dalla "Configurazione impiantistica B" viene esteso anche alle altre Configurazioni, sotto elencate.
Come avviene tale estensione dalla Configurazione B alle altre? I clienti finali devono essere HtA in base all'allegato 1 dell'avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali di cui all'articolo 10 del DM n. 463 del 21 ottobre 2022, cioè appartenenti ai codici ATECO sottostanti. Solo per la Configurazione F il cliente finale può non essere un HtA, ma vale comunque il principio dell'autoconsumo e le conseguenze di esso.
Nel rappresentare quale potrà essere l'impatto sul mercato e sugli operatori coinvolti, Watergas.it ha considerato le GO "altri usi", che prevedono una decarbonizzazione minima all'80%: gli industriali HtA non pagheranno le EUA e quindi sono disposti a condividere il risparmio con il Produttore. Ovviamente, prelevano comunque gas naturale dalla rete, ma il contratto di approvvigionamento di biometano (BPA) ne conferma l'avvenuta sostituzione.
Nel contratto di fornitura devono essere inserite alcune condizioni. Qui riassumiamo le più rilevanti, tratte dall'art. 2.3.7. delle Regole applicative:
- un impianto di produzione deve stipulare un solo contratto con un solo cliente;
- un cliente può stipulare contratti con più fornitori, anche in forma aggregata;
- considerando anche Trasporto e Sbilanciamento, è prevista la possibilità che intermediari stipulino l'accordo, come Fornitori di gas naturale o servizi di Logistica conto terzi;
- "L'accordo di compravendita di biometano per autoconsumo prevede che il produttore è soggetto alle istruzioni del consumatore", tenendo conto del "soddisfacimento di una definita quota dei consumi del cliente finale". Interruzioni, malfunzionamenti, manutenzioni, vanno poi tempestivamente comunicati. Il cliente deve approvare il trasferimento operativo delle GO dal conto del produttore al proprio;
- la durata minima è 1 anno (nelle versioni precedenti erano 5);
- il contratto va inviato al GSE.
Per calcolare la propria remunerazione il produttore segue la formula del DM22:
Incentivo = Tariffa – PGME – PGO
dove
- Tariffa: è la remunerazione spettante da parte del GSE;
- PGME è il prezzo medio mensile della molecola, pubblicato dal GME;
- PGO è il prezzo medio mensile delle GO, pubblicato dal GME.
Esempio: (tutti i valori in €/MWh):
- Tariffa = 125;
- PGME = 40;
- PGO = 0;
- Spread, cioè il risparmio condiviso tra Produttore e HtA = 5.
Cosa fattura il Produttore all'industriale? PGME +PGO+Spread =40 + 0 + 5 = 45.
Cosa fattura il Produttore al GSE? Incentivo = Tariffa – PGME – PGO = 125 – 40 – 0 = 85.
Qual è il fatturato totale? 45 + 85 = 130.
Fatturato totale – Tariffa = 130 – 125 = 5 che, appunto, è il margine aggiuntivo.
Tale profitto è originato dalla competizione tra i potenziali clienti, che offriranno lo spread più alto e le condizioni migliori per aggiudicarsi la fornitura. Perché i clienti competono? Perché la domanda supera l'offerta. Poiché la durata dell'incentivo è pari a 15 anni, chi scrive suggerisce di non considerare contratti che prevedano durate inferiori a 10.
Se invece il produttore sceglie di vendere il biometano ad un fornitore di gas naturale andrebbe valutato attentamente qual è il valore del margine aggiuntivo rispetto al rapporto diretto con un HtA. Inoltre, aspetto certamente non secondario per evitare un rischio finanziario, andrebbe valutato se il fornitore di gas naturale è disponibile ad acquistare il biometano con l'indice GME e non quello PSV tipico del gas naturale.
Infine, tema importante per i proprietari di più impianti. Varrebbe la pena considerare di non organizzare una gara unica, ottenendo quindi un solo cliente: al contrario, il rischio credito andrebbe diversificato, effettuando più gare, per contrattualizzare più clienti.