Clima, scienziati a governo: sostenere obiettivo UE -90% emissioni al 2040

09 giu 2025
L'iniziativa arriva pochi giorni dopo l'annuncio della Commissione europea, secondo cui l'Ue è sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra fissati per il 2030.

Un appello per sollecitare il governo italiano a sostenere l'obiettivo europeo di riduzione del 90% delle emissioni climalteranti entro il 2040, indicato dal Comitato Scientifico Europeo sul Cambiamento Climatico (Esabcc) come tappa cruciale per raggiungere la neutralità climatica al 2050: è il contenuto della aperta firmata da oltre 25 scienziati ed esperti del clima rivolta al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.

L'iniziativa sottolinea i gravi impatti climatici già visibili in Italia, ribadendo la responsabilità storica del nostro Paese nella riduzione delle emissioni, e arriva pochi giorni dopo l'annuncio della Commissione europea, secondo cui l'Ue è sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra fissati per il 2030.

"Ormai è chiaro a tutti: i cambiamenti climatici non sono una minaccia astratta, ma una realtà concreta fatta di ondate di calore letali, precipitazioni più estreme e ghiacciai in rapido ritiro, sono una crisi che amplifica altre emergenze esistenti. La raccomandazione dei colleghi dell'Esabcc è chiarissima nel mostrare come l'obiettivo del 90% ha solide basi scientifiche ed è pienamente compatibile con altre urgenti priorità dell'Europa, in particolare in materia di sicurezza e competitività", ha dichiarato Antonello Pasini, fisico del clima Cnr.

"Puntare a una riduzione del 90% delle emissioni entro il 2040 non è solo una necessità ambientale, è un'opportunità strategica per l'Europa. Significa rafforzare la sicurezza energetica, ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, migliorare la salute pubblica e creare occupazione nei settori più innovativi. Ma soprattutto, serve un segnale chiaro e coerente a imprese e investitori: senza una traiettoria climatica definita e basata sulla scienza, rischiamo di frenare la transizione e perdere competitività proprio mentre il mondo accelera", ha aggiunto Stefano Caserini, docente di Mitigazione dei cambiamenti climatici all'Università di Parma.

"Chiediamo al governo di sostenere con convinzione l'obiettivo europeo del -90% al 2040. Si tratta di una scelta che richiede coraggio politico, ma che sarà ricordata come un atto di responsabilità verso le future generazioni", si legge nella conclusione dell'appello.