3,4 mld per produzione da rinnovabili e 1 mld a soluzioni di cattura CO2 per impianti Waste-to-Energy, recupero di calore industriale e dai data center per il teleriscaldamento, elettrificazione della flotta per raccolta rifiuti e sviluppo produzione da bioenergie.
7 miliardi di investimenti dedicati alle principali misure di decarbonizzazione per il dimezzamento delle emissioni dirette entro il 2035 e una riduzione dell'80% entro il 2040, rispetto ai valori del 2017. È quanto prevede il primo Piano di Transizione Climatica presentato da A2A, documento che definisce target, leve operative e strumenti finanziari per guidare il percorso dell'azienda verso l'obiettivo del Net Zero entro il 2050.
Nel dettaglio, si legge in una nota del Gruppo, degli investimenti complessivi 3,4 miliardi andranno allo sviluppo della produzione da fonti rinnovabili e 1 miliardo a soluzioni di cattura della CO2 per impianti Waste-to-Energy, recupero di calore industriale e dai data center per le reti di teleriscaldamento, elettrificazione della flotta dedicata alla raccolta rifiuti e sviluppo della produzione da bioenergie.
I dettagli del Piano
La strategia del Gruppo, continua la nota, ruota attorno a due pilastri: il primo è l'elettrificazione dei consumi, sostenuta da un forte incremento delle fonti rinnovabili e dal contributo del gas naturale in impianti termoelettrici ad alta efficienza nel breve-medio periodo. Il secondo è l'economia circolare, attraverso la valorizzazione dei rifiuti e degli scarti come materia o energia.
Il Piano conferma la riduzione del 61% dell'intensità emissiva (gCO₂e/kWh) entro il 2035 e l'azzeramento delle emissioni Scope 2 legate all'acquisto di energia entro il 2026, oltre alla riduzione delle emissioni Scope 3 lungo la supply chain (-30%), nelle attività upstream dei vettori energetici (-60%) e nell'uso del gas da parte dei clienti (-22%) al 2035 (baseline 2023).
La strategia, si legge, è sostenuta da strumenti di finanza sostenibile, come il primo European Green Bond del Gruppo e il primo Blue Bond in Italia: l'obiettivo è portare al 100% la quota di debito ESG entro il 2035 (attualmente all'82%).
Le dichiarazioni
"La mitigazione dei cambiamenti climatici rappresenta una condizione imprescindibile per la stabilità dei sistemi ambientali, sociali ed economici. Dal 2000 a oggi, gli eventi climatici estremi hanno generato danni per oltre 3.600 miliardi di dollari e le stime indicano che i costi dell'inazione potrebbero raggiungere i 1.200 trilioni di euro, quasi il doppio degli investimenti necessari a rispettare gli Accordi di Parigi. In questo scenario, i piani di transizione climatica delle imprese rivestono un ruolo essenziale nella mobilitazione dei capitali", ha dichiarato Roberto Tasca, Presidente di A2A.
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"La crisi climatica richiede visione, coerenza e la capacità di agire con responsabilità nel lungo periodo. Il nostro obiettivo è chiaro: raggiungere il Net Zero su tutti gli Scope emissivi entro il 2050. Il Piano di Transizione Climatica chiarisce come intendiamo farlo, definisce tappe intermedie ambiziose e amplia la nostra visione oltre l'orizzonte del Piano Industriale al 2035, pur nella consapevolezza che dovremo costantemente aggiornare traiettoria e azioni. In questo quadro, abbiamo già previsto circa 7 miliardi di investimenti dedicati a specifiche leve di decarbonizzazione: 5 per la Transizione Energetica e 2 per l'Economia Circolare", ha dichiarato Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A.
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