Assogasliquidi: "Dopo la proposta di revisione sui limiti di efficienza apparecchi, ci aspettiamo anche quella sui divieti a incentivi e commercializzazione delle caldaie".
Passo indietro della Commissione europea sul divieto di commercializzazione delle caldaie a partire dal 2029. L'esecutivo ha infatti recentemente annunciato una proposta di revisione sui parametri del regolamento Ecodesign collegati all'efficienza degli apparecchi, in consultazione fino al 23 gennaio 2026.
La decisione, si legge in una nota di Assogasliquidi-Federchimica, è stata accolta molto positivamente dall'industria italiana dei gas liquefatti, nell'ottica di un riaffermato principio di neutralità tecnologica. L'approfondimento tecnico che ha portato la Commissione a questa revisione, continua la nota, si è infatti concretizzato nella messa in discussione di quei "limiti minimi di efficienza stagionale" che penalizzavano le caldaie.
Assogasliquidi, per transizione garantire ai consumatori più scelte
L'associazione, ha spiegato il Presidente Matteo Cimenti, auspica che l'approccio tecnico, e non più ideologico, che ha seguito la Commissione Europea nel rivedere il Regolamento Ecodesign venga applicato in tempi brevi anche alla Direttiva EPBD, che "ad oggi, pone seri ostacoli agli interventi di sostituzione delle caldaie tradizionali con le moderne caldaie a condensazione che invece raggiungono i migliori standard di efficientamento energetico, obiettivo invece proprio del Regolamento Ecodesign".
Secondo il Presidente, questo deve avvenire tramite un sostanziale ripensamento delle disposizioni indicate, garantendo di nuovo l'accesso a misure di sostegno allo svecchiamento del parco caldaie ed eliminando il bando delle caldaie posto al 2040 soprattutto nell'ottica della massima valorizzazione dell'impiego crescente dei gas rinnovabili negli apparecchi già pronti e certificati per il loro utilizzo.
"L'aver posto un vincolo dal 2025 agli Stati membri nel prevedere misure di incentivo all'acquisto delle moderne caldaie è contrario alla logica di favorire un rinnovo degli apparecchi. Per affrontare la transizione energetica è indispensabile continuare a garantire ai consumatori più scelte, a seconda delle necessità. Alimentazioni a pompa di calore e a gas non sono in conflitto tra loro ma sono due altrettanto valide opzioni per il settore residenziale", ha concluso Cimenti.

