Clima, Ue concorda riduzione emissioni del 90% al 2040

07 nov 2025
La modifica stabilisce aree di flessibilità ed elementi che orienteranno le future proposte legislative, per consentire di raggiungere lo scopo sostenendo al contempo l'industria europea e i cittadini durante la transizione. Assopetroli-Assoenergia e Assogasmetano: soddisfazione per riconoscimento ruolo biocarburanti e biometano

Raggiunto dal Consiglio europeo l'accordo per la modifica della legge europea sul clima (ECL), introducendo un obiettivo climatico intermedio vincolante per il 2040 pari a una riduzione del 90% delle emissioni nette di gas serra (GHG) rispetto ai livelli del 1990.

La modifica, si legge in una nota del Consiglio europeo, stabilisce anche alcune aree di flessibilità e elementi chiave per l'obiettivo del 2040 e per il quadro climatico post-2030: questi orienteranno le future proposte legislative per consentire agli Stati membri di raggiungere lo scopo, sostenendo al contempo l'industria europea e i cittadini durante la transizione.

Le principali modifiche nel dettaglio

"L'obiettivo si basa sulla scienza e, allo stesso tempo, coniuga competitività e sicurezza. Questo è importante per il futuro dell'Europa – e dimostra che anche in tempi difficili possiamo restare uniti. Traccia una direzione chiara per le nostre politiche, industrie e investimenti negli anni a venire. Con questo, siamo pronti a costruire un'UE più forte, più competitiva e più sicura", ha dichiarato Lars Aagaard, ministro danese per clima, energia e servizi pubblici.

Nel dettaglio, Consiglio ha mantenuto la riduzione vincolante del 90% delle emissioni nette di gas serra entro il 2040, come proposto dalla Commissione, ma apportando alcune modifiche per riflettere le preoccupazioni riguardo alla competitività dell'UE, alla necessità di una transizione equa e socialmente equilibrata, all'incertezza relativa agli assorbimenti naturali e alle diverse situazioni nazionali degli Stati membri, modifiche guidate anche dalle conclusioni adottate dai leader dell'UE nel Consiglio europeo del 23 ottobre 2025.

La proposta della Commissione, continua la nota, prevedeva tre opzioni di flessibilità: la possibilità di utilizzare crediti internazionali di carbonio di alta qualità come contributo "adeguato" al raggiungimento dell'obiettivo del 2040, quantificato fino al 5% delle emissioni nette UE del 1990, a partire dal 2036, inclusa una fase pilota nel periodo 2031-2035 e il ruolo delle rimozioni permanenti di carbonio a livello nazionale nell'ambito del sistema EU ETS per compensare emissioni residue difficili da abbattere.

Inoltre, una maggiore flessibilità entro e tra settori e strumenti per favorire il raggiungimento degli obiettivi in modo semplice ed economicamente efficace, permettendo agli Stati membri di compensare mancanze in un settore senza compromettere i progressi complessivi.

Revisione dell'obiettivo

La posizione del Consiglio, si legge, introduce anche una valutazione biennale dei progressi verso gli obiettivi intermedi, basata sulle più recenti evidenze scientifiche, sui progressi tecnologici e sulla competitività globale dell'UE.

Gli Stati membri, spiega la Commissione, hanno inoltre rafforzato la clausola di revisione della legge europea sul clima: la revisione riguarderà, tra l'altro, lo stato delle rimozioni nette a livello UE rispetto a quanto necessario per raggiungere l'obiettivo 2040 e le sfide e opportunità evolutive per la competitività delle industrie europee, nonché l'andamento dei prezzi dell'energia e il loro impatto su imprese e famiglie.

Sulla base dei risultati della revisione, e se necessario, la Commissione dovrà proporre una revisione della legge sul clima: ciò potrebbe includere un adeguamento dell'obiettivo 2040 o ulteriori misure per rafforzare il quadro abilitante, al fine di garantire competitività, prosperità e coesione sociale dell'UE.

Infine, il Consiglio ha introdotto una disposizione per posticipare di un anno l'entrata in vigore del sistema di scambio delle emissioni dell'UE per gli edifici e il trasporto su strada (ETS2), dal 2027 al 2028.

Assopetroli-Assoenergia e Assogasmetano: soddisfazione per riconoscimento ruolo biocarburanti e biometano

Piena soddisfazione per l'accordo raggiunto a Bruxelles, che per la prima volta riconosce esplicitamente il contributo dei biocarburanti e del biometano alla decarbonizzazione dei trasporti. A comunicarlo in una nota sono Assopetroli-Assoenergia e Assogasmetano.

Le associazioni, si legge nella nota congiunta, apprezzano l'impegno del Ministro Gilberto Pichetto Fratin e del Governo italiano nel portare al tavolo europeo un approccio "concreto e inclusivo, che valorizza i biofuels, sia liquidi che gassosi, come strumenti essenziali per una transizione sostenibile".

In particolare, continua la nota, Assopetroli-Assoenergia e Assogasmetano ricordano che questo risultato è frutto di un lungo lavoro di sensibilizzazione condotto, insieme alle associazioni di settore, anche da Servizi Fondo Bombole Metano (SFBM), che ha contribuito a promuovere il valore del biometano nel quadro delle politiche europee.