Ecor Research, con il potabilizzatore, porta l’acqua dove non c’e'

17 lug 2016
L’azienda, nell’ambito di un piano di internazionalizzazione, progetta e produce l’unità mobile di potabilizzazione

Ecor Research, nell'ambito della strategia di internazionalizzazione, progetta e produce il suo primo prodotto proprio: il potabilizzatore.

L'azienda vicentina, che quest'anno celebra 40 anni di attività, è oggi specializzata nella progettazione integrata di sistemi meccanici complessi, nella produzione di componenti critici nei settori del confezionamento alimentare ed aeronautico, nella progettazione e realizzazione di banchi prova speciali, nell'ingegneria delle superfici e nell'assemblaggio di sottosistemi complessi per macchine automatiche.

Con il duplice scopo di sviluppare il mercato internazionale e di realizzare un prodotto a marchio aziendale, Ecor Research, grazie ad un team esperto di 25 ingegneri meccanici, meccatronici e dei materiali può anche offrire al settore industriale, civile e della difesa l’unità mobile di potabilizzazione. Si tratta di un impianto custom, destinato al trattamento dell’acqua e alla sua depurazione.

Le sue caratteristiche distintive sono l’adattabilità a diversi contesti ambientali, la sostenibilità ottenuta grazie all’installazione di pannelli solari, l’innovatività del trasporto dell’attrezzatura così da facilitarne l’utilizzo in territori ostili, ed infine la manutenzione ridotta che prevede minori costi di manutenzione.
Per far fronte a territori con caratteristiche ambientali diverse, il dipartimento tecnico di Ecor Research ha progettato distinti moduli di trattamento dell’acqua con specifiche funzioni: il modulo di potabilizzazione per le zone dove l’acqua è già presente e non necessita di trattamenti più complessi; il modulo di potabilizzazione con condensazione per le aree desertiche dove non sono presenti acque superficiali; il modulo di potabilizzazione con dissalazione per l’acqua di mare.
Installato su un carrello gommato resiste addirittura a lanci aerei con paracadute e alle condizioni atmosferiche più critiche. La produzione di acqua è immediata dal momento che si tratta di un sistema autosufficiente.
E’ facile ed intuitivo nell’utilizzo anche da parte di personale non specializzato.

Il mercato che si intende raggiungere sono inizialmente gli Emirati Arabi, considerati un partner privilegiato per le ottime relazioni con il nostro Paese, per le condizioni fiscali favorevoli, e per la necessità di soddisfare in quei luoghi la crescente domanda di acqua. La strategia di internazionalizzazione comprende la costituzione di una
joint venture e l’identificazione di un distributore in loco che si occupi della commercializzazione, assistenza e manutenzione del prodotto. Con un business plan strutturato in analisi di marketing ed economiche, l’azienda vicentina è pronta ad internazionalizzare il suo primo prodotto proprio.

“Si tratta di un progetto davvero ambizioso per la nostra azienda”, afferma Casadei, “perché riusciamo a concretizzare le nostre core competences in un prodotto a marchio Ecor Research, ed è sicuramente per noi motivo di orgoglio. Oltre a questo, il potabilizzatore, per la sua grande versatilità, può raggiungere un target potenzialmente molto vasto e diversificato, ed è capace di soddisfare, quindi, ogni tipo di esigenza”.

 

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Ecor Research, nata nel 1976 a Schio, nel vicentino, e tuttora guidata dal suo fondatore, Sergio Lucietto, opera nel settore del Confezionamento Alimentare (Food Industry), dell’Aerospazio e Difesa (Aerospace & Defense) e della Meccanica Avanzata (Advanced Mechanics), ha un organico di 170 dipendenti e un fatturato complessivo di 37 milioni di euro.
L’azienda si occupa di progettazione, prototipazione e produzione di componentistica critica dal punto di vista di sicurezza e salute, di assemblaggio di sottogruppi elettromeccanici, di costruzione ed esercizio di banchi prova per la simulazione integrata e di servizi di co?design e engineering.
Negli anni ha ottenuto numerose certificazioni, sia di sistema che di processo, che vanno ad evidenziare la massima attenzione verso la qualità ampiamente intesa.
Le certificazioni di sistema sono: ISO 9001, sulla gestione della qualità; ISO 14001, sulla gestione ambientale; OHSAS 18001, sulla salute e sicurezza dei lavoratori; AS/EN 9100, sulla qualità dell’industria aerospaziale.
Le certificazioni dei processi speciali sono: Nadcap Welding, sui processi di saldatura; Nadcap Heat Treatment, sui processi di trattamento termico; Nadcap Non Destructive Testing, sui controlli non distruttivi.

Di recente è stato accreditato da ASTER (società consortile tra la Regione Emilia?Romagna, le Università, gli Enti pubblici nazionali di ricerca CNR, ENEA, INFN e il sistema regionale delle Camere di Commercio che, in partnership con le associazioni imprenditoriali, promuove l’innovazione del sistema produttivo regionale) Ecor Campus, centro di ricerca industriale di tipo avanzato, con sede a Castelvetro di Modena.

Si tratta di una Divisione R&D che studia l’Ingegneria dell’Affidabilità, con la realizzazione dei banchi prova per il testing funzionale, e l’Ingegneria delle Superfici, con lo studio delle proprietà dei materiali.
Da dicembre 2014, Ecor Research è entrata a far parte della rete Poema, sita ad Avellino. Il distretto industriale di 12 imprese, che operano nel comparto dell’Aerospazio e Difesa, si pone l’obiettivo di migliorare l’efficienza e la qualità dei motori aerei. Capofila dell’accordo industriale è Europea Microfusioni Aerospaziali S.p.A., società controllata al 100% da Rolls?Royce plc.