Il piano dovrebbe portare ad un risparmio di 45 miliardi di euro nel 2025, che aumenterà progressivamente fino a 130 miliardi di euro risparmiati su base annua entro il 2030.
Ad oggi, il riuso idrico è promosso principalmente per utilizzi non potabili, a causa della diffidenza sociale e della mancanza di chiarezza normativa e di comunicazione.
Le storture rimangono e i costi salgono. La maturità concorrenziale del mercato energetico italiano (ed europeo) è ancora lontana. Articolo a cura di Pierpaolo Signorelli.
L'azienda assume impegni per investimenti complessivi di circa 3 mld/euro, che comprendono anche tre nuove centrali geotermoelettriche, a Bagnore, Piancastagnaio e Monterotondo Marittimo.