CAPRALBA (Cremona)
Salvaguardare uno dei più importanti investimenti in una casa moderna, l’impianto di riscaldamento, non è solo indispensabile per la salute degli impianti e di questi tempi è utilissimo per motivi strettamente economici, ma è previsto dalle Norme europee che riguardano i Trattamenti Chimici (in particolare la UNI CTI 8065/89) le quali sono finalmente state recepite attraverso il Nuovo Modello di Libretto di impianto modificato dal DPR 74/2013 in cui si parla concretamente di trattamenti chimici dell’acqua. A tal proposito Facot Chemicals sempre attenta alle esigenze del mercato, avendo alle spalle 60 anni di esperienza, si avvale di un proprio centro di ricerca e sviluppo e mette a disposizione il proprio laboratorio interno al fine di eseguire, rispettando le scadenze dei controlli previsti dalla Norma tecnica UNI CTI 8065/89 un quadro completo di analisi chimico-fisiche, indispensabili per garantire la massima efficienza dell’impianto termico attraverso il corretto utilizzo dei prodotti. La linea T.EM.I.T., Trattamento e Manutenzione Impianti termici rappresenta quanto di più completo esiste attualmente sul mercato.
Nello specifico tale servizio di analisi chimica del fluido termovettore viene denominato Check Service, esso permette di quantificare con precisione e ristabilire i valori corretti di alcuni indispensabili parametri dell’acqua del nostro circuito, la durezza, eventuali depositi incoerenti inorganici come la fanghiglia magnetica ed organici (alghe e biofilm), stabilendo e suggerendo tramite una dettagliata relazione all’utente gli opportuni trattamenti correttivi come la deossigenazione e passivazione dei metalli, nonché la correzione della riserva alcalina e del pH, la formazione di film protettivi con i prodotti anticorrosivi della serie Filmax, il controllo della flora batterica, tramite opportuni formulati ad azione biocida ad ampio spettro e lunga persistenza quale Thermakil od Antialga Preventore, la protezione dal gelo per mezzo della linea anticongelanti tra i quali spiccano i moderni prodotti ad alte prestazioni e di lunga durata, dotati di inibitori organici quali Atigel-Bio, Atigel-Longlife, Aligel-Heat Change.
Con gli opportuni inibitori di corrosione (Filmax 9.0) una volta effettuata la determinazione per titolazione della Riserva alcalina si “recuperano” inoltre antigeli esausti, vale a dire che hanno ridotto nel tempo la propria efficacia anticorrosiva, prodotti altrimenti destinati allo smaltimento, contribuendo così alla salvaguardia dell’ambiente.
I risultati che si ottengono sono immediati e riscontrabili fin da subito. Tramite l’uso di una semplice termocamera, utile ad eseguire una termografia di un qualsiasi radiatore o corpo scaldante prima e dopo il risanamento chimico.
Occhio alla bolletta energetica! Fanghi, calcare, incrostazioni e presenza di aria nell’impianto sono la causa principale della diminuzione del rendimento e possono portare ad uno spreco di combustibile fino ad oltre il 20 %.
Vari parametri chimico-fisici vengono monitorati, come si evidenzia dalla tabella in figura 4 nella quale vengono elencate tutte le analisi eseguibili presso il nostro laboratorio. Nella stessa si riportano i valori limite previsti dalle norme, sia per quanto attiene l’acqua di caricamento e rabbocco che per l’acqua di impianto.
Tra questi dedicheremo maggior attenzione ad alcuni termini ricorrenti e di fondamentale importanza. Il pH , che esprime il grado di acidità o alcalinità (basicità) di una soluzione, secondo una scala che va da 0 a 14, esso rappresenta un fattore essenziale nello sviluppo dei fenomeni di incrostazione, corrosione e crescita microbiologica. La conducibilità elettrica (EC), esprime l’attitudine di un materiale a trasmettere micro tensioni attraverso gli ioni in soluzione, utile verificarne l’entità tramite opportuno strumento conducimetro TESTER CST. Essa è direttamente proporzionale alla % di additivo defangatore Antinex ed al protettivo anticorrosivo Filmax.
La durezza totale che esprime la somma di tutti i sali di calcio e magnesio disciolti espressa in gradi francesi (°f), la sua presenza è causa di incrostazioni nei circuiti ove non si ricorra a trattamenti, al contrario in quei casi dove tale valore risulta particolarmente basso (al di sotto di 7 – 8 °f ) può dare origine a gravi fenomeni di corrosione ai danni dei metalli costituenti gli impianti. In questi casi risulta di rilevante importanza l’utilizzo di Polifosfati; tali condizionanti chimici, purchè siano a purezza alimentare, vengono impiegati nei circuiti di produzione di acqua calda sanitaria, si combinano con la durezza, non modificandone il valore nell’acqua e ne impediscono la precipitazione evitando così la formazione di incrostazioni, responsabili della perdita di efficienza dei sistemi di riscaldamento ed elevati consumi energetici. Esplicano inoltre una funzione protettiva delle tubazioni con un’efficace azione anticorrosiva. Il ferro invece, originato da corrosioni in corso nel circuito, può dare origine a depositi e/o a corrosioni secondarie ed è palesemente sintomo indicatore di insufficiente protezione anticorrosiva. Altro parametro importante è il molibdeno ossia un elemento chimico con funzione di principio attivo base dei principali condizionanti chimici presenti negli additivi per impianti termici tra questi i prodotti della serie Filmax.
La riserva alcalina, esprime la quantità di sali con proprietà alcaline disciolti nell’acqua, potrebbe molto semplicemente essere definita il contrario di acidità; nel caso degli anticongelanti una non sufficiente riserva alcalina indica una cattiva protezione anticorrosiva. Infine la carica batterica, caratteristica degli impianti radianti a bassa temperatura, che esprime il numero totale di batteri presenti per unità di volume. Può essere stimata contando le Unità Formanti Colonia presenti sulla piastra di Petri (da laboratorio) dove si è coltivato un volume noto del liquido da analizzare.
Continua nel prossimo servizio…